potature
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Potature alberi
alberi
La cura e la bellezza del patrimonio arboreo sono tra le attività più delicate ed impegnative di un giardiniere. La nostra azienda si avvale di una serie di supporti tecnici, messi in opera da personale qualificato, per realizzare gli interventi richiesti: potature con piattaforma aerea, potature in tree climbing, consolidamenti strutturali in quota. Ma, fondamentalmente, occorre una valutazione corretta degli obiettivi che ci si pongono per salvaguardare l’armonia e la crescita sana delle piante.

«Potare bene significa intervenire perseguendo la giusta finalità».  In queste parole si riassume  il  concetto fondamentale  per  eseguire  una corretta  potatura  degli  alberi, indipendentemente  dalla tecnica  di  taglio impiegata.

Spesso si parla di tipi di potatura mentre sarebbe più corretto indicare  le  finalità della  potatura.  Così la potatura di allevamento o  formazione,  più  che  rappresentare  un  tipo,  indica  una  finalità  che  si  raggiunge  attraverso  cimature,  eliminazione di  rami  ecc..
La distinzione tra  tipo  e  finalità  non  è sempre  chiara.
Infatti, perseguendo una certa finalità, possiamo  servirci  di  uno  o  più  tipi  di  potatura  e,  d'altro  canto,  uno  stesso  tipo  di  potatura  può  raggiungere  finalità  diverse.
Eliminare un  ramo,  per  esempio,  può  avere  come  obiettivo  quello  di  innalzare  o  diradare una  chioma,  di  eliminare  una  parte ammalata,  di  riequilibrare  l'albero.

Potare  bene  significa  intervenire  perseguendo la  giusta  finalità, il  rischio  che  si  continua  a correre  è  quello  di  potare  senza  domandarsi  il perché  e  quindi  di  potare  bene  ma inutilmente;  per  quanto  già  detto  invece  è importante  potare  dopo  aver  individuato la  finalità  primaria  che  giustifica  l'intervento.

Nel  passetto  era  diffusa  l'opinione  che  la  potatura  servisse  a  rinforzare  la  pianta. Oggi molti,  ma  sfortunatamente  non  ancora  tutti,  hanno  superato  questo  pregiudizio.
In  effetti  la  potatura,  soprattutto  se drastica  e  ancor  più  se  praticata  su  specie sensibili,  ha  spesso  effetti  negativi  sulla longevità  del  soggetto.  Questo  è  vero  nel breve  periodo  perché  la  potatura  produce uno  stress  fisiologico  sull'albero,  ma  ancor  più  nel  lungo  periodo  perché  vengono innescati  processi  di  decadimento  tali  da portare  ad  un progressivo  ed  inevitabile deperimento,  spesso  caratterizzato  da  alterazioni  ipo-epigee  dei  tessuti  di  sostegno.
La potatura  non  è  un'esigenza  fisiologica  della  pianta  se  non  quando  avviene per  via  naturale  (abscissione);  essa  viene praticata  per  soddisfare  nostre  esigenze.
Non  e  neppure  del  tutto  giusto  affermare  che  la  potatura  non  serva  mai  alla pianta.  A  volte,  infatti,  può  darlo  un  aiuti reale  come  nei  casi in  cui  si  eliminano rami infetti o come quando si riduco le possibilità  reali di  uno scosciamento.  stroncamento,  ribaltamento.  Impostare  il  problema  della  potatura  dal  punto  di vista  delle finalità,  oltre  a  garantire  una  migliore conservazione  del  patrimonio  arboreo porta  ad  un  risparmio  di  denaro  e  comunque  ad  un  suo  razionale  impiego.

Tipologie di potatura degli alberi
tree climbing

Quelle che seguono sono le tipologie di potatura degli alberi attualmente ritenute corrette nel campo dell’Arboricoltura Moderna. Scopo generale di tutte le tipologie di potatura descritte è quello di aumentare le aspettative di vita degli alberi in contesto urbano.

Formazione della chioma:
l’obiettivo è di aiutare il giovane albero a diventare un albero solido, sano e di bell’aspetto. Su tutti gli alberi sarà favorito e/o impostato l’apice dominante per favorire la robustezza del tronco e sopprimere da subito difetti strutturali. In caso di apici codominanti: se l’apice codominante da sopprimere è troppo sviluppato in diametro, sarà dapprima ridotto in vigore e con la successiva potatura eliminato del tutto. La struttura dell’albero potrà essere ulteriormente migliorata sopprimendo delle branche per assicurare una solida struttura quando l’albero sarà vecchio. Le branche dovranno essere uniformemente spaziate e distribuite nella chioma. Le branche con un’inserzione debole, con corteccia inclusa dovranno essere eliminate o ridotte, così come i rami deboli, danneggiati e quelli che incrociandosi si danneggiano a vicenda. In generale la potatura di formazione favorisce la conicizzazione dello scheletro dell’albero.

Innalzamento della chioma: consiste nell’eliminazione delle branche inferiori o nella loro preparazione in vista di un loro futuro taglio. Al fine di evitare eventuali squilibri, la chioma dovrà rappresentare almeno i due terzi dell’altezza totale dell’albero.

Manutenzione della chioma: l’obiettivo è di mantenere l’albero nella miglior condizione possibile. L’intervento consiste nell’eliminazione delle branche morte, morenti, malate, in competizione con altre branche, in soprannumero, con inserzioni deboli ed a volte quelle con scarso vigore. Ogni oggetto estraneo dovrà essere rimosso.

Diradamento della chioma: comprende la potatura di manutenzione della chioma. Consiste nell’eliminazione di una piccola parte dei rami secondari vivi e di piccolo diametro. Di norma si parla di una percentuale che varia dal 5% al 10% e che non deve comunque superare il 15%. Il risultato deve comunque lasciare una densità di fogliame uniformemente distribuita si di una struttura di rami ben spaziati tra loro. Il diradamento non modifica ne la dimensione ne la forma dell’albero. Deve essere utilizzato per permettere il passaggio di maggior luce attraverso la pianta, per ridurre la resistenza al vento oppure per diminuire il peso di branche molto appesantite.

Potatura di riduzione della chioma: comprende la potatura di manutenzione della chioma. Questo tipo di intervento è utilizzato per ridurre la chioma di un albero o le dimensioni dell’albero stesso, cercando di mantenere il più possibile la sua forma naturale. Viene eseguito un taglio di ritorno sui rami più esterni o suoi fusti, accorciandoli fino ad un laterale di dimensioni appropriate. Il capitozzo non deve essere in nessun caso eseguito. Quando si effettua il taglio di ritorno, il diametro della branca laterale rimanente deve essere almeno un terzo di quella eliminata. Non deve essere rimosso più di un terzo del fogliame totale.

Riduzione parziale della chioma: si esegue nei casi in cui vi sia conflitto tra chioma dell’albero ed edifici adiacenti. Le raccomandazioni sono identiche a quelle della riduzione della chioma

Restauro della chioma: si parla di restauro della chioma quando si deve intervenire su esemplari storici o comunque vecchi alberi di valore che hanno perso parte della forma e della struttura originaria in seguito ad eventi atmosferici, malattie od intervento umano. L’obiettivo è di ricostruire una nuova chioma su di una struttura di rami sana e solida. Le parti morte sono eliminate lasciando quelle ancora vive.

Modificazioni della chioma.

Testa di salice: questo metodo consiste nel taglio delle branche sempre nello stesso punto con periodicità variabile da uno a tre anni. La testa di salice si formerà dunque nel punto di taglio. Queste teste, nelle quali si immagazzinano le energie di riserva non andranno mai rimosse ne danneggiate. Si produce un effetto ornamentale particolare, e permette di mantenere gli alberi ad un’altezza ed in una forma determinata.

Potatura a spalliera: questa potatura è utilizzata per ricoprire muri o graticci. Si combina il taglio con la legatura delle branche, per indirizzarle come si desidera. La potatura degli alberi prescelti inizia generalmente in vivaio. Gli interventi dovranno essere eseguiti annualmente. La legature dovranno essere ispezionate regolarmente ogni anno.

Ars topiaria: in questo caso le piante sono potate in forme molto rigide, per es. statue o forme geometriche tridimensionali, cubi rettangoli, ovali, sfere etc. Nei casi di forme molto squadrate la base della chioma deve essere leggermente più larga della sommità al fine di evitare defogliazioni nella parte basale.